Investire in Amd: una chance di dimensioni “nanometriche”?
Ottobre 10, 2020Fondata nel maggio 1969, la Advanced Micro Device è diventata pubblica nel settembre 1972. Nel marzo 2009 ha subito una scissione che ha trasformato il tutto in una grandiosa joint venture denominata GlobalFoundries.
L’attuale amministratore delegato Lisa Su ha preso le redini nell’ottobre 2014. Ha guidato l’azienda di Santa Clara, in California, in una nuova era con i suoi processori per PC Ryzen e i chip del server Epyc nel 2017.
Per tutti i trader interessati ad avere notizie sulla situazione, per poter comprare azioni amd, bisogna approfondire la conoscenza della situazione e poi determinare le proprie scelte
La micro avanzata di Advanced Micro Device
Sotto la supervisione di Lisa Su, AMD ha fatto un balzo in avanti rispetto a Intel nella realizzazione di prodotti che vengono sviluppati nella direzione di dimensioni sempre più piccole.
Forse i trader non lo sanno ma dovrebbero essere consapevoli che le larghezze di circuito sui chip sono misurate in nanometri, ovvero un miliardesimo di metro.
Questo tipo di sviluppo crea per i prodotti AMD vantaggi sia in termini di velocità che di prestazioni.
AMD sta infatti realizzando chip in scala di 7 nanometri, mentre la concorrente Intel ha faticato a realizzare chip in scala 10 nanometri. Quindi AMD si fionda sulla possibilità di sviluppare chip minuscoli su scala 5-nanometri. Una corsa verso l’invisibilità.
Tutto ciò si traduce a livello economico perchè AMD ha potuto sottrarre quote di mercato alla rivale Intel nei PC e nei server.
Quindi è chiaro: AMD compete con Intel (INTC) nella realizzazione di unità di elaborazione centrale per personal computer e server. Un altro nemico è, poi, Nvidia (NVDA). Questa però sul campo delle unità di elaborazione grafica per PC, console di gioco e data center.
La svolta messa in atto negli ultimi anni da AMD è alimentata proprio dai suoi nuovi ed eccellenti prodotti, nonché da una migliore redditività.
A luglio, per esempio, Intel ha annunciato un ritardo di sei mesi nella produzione dei suoi processori a 7 nanometri. Un certo ritardo rispetto ad AMD.
Intel prevede quindi di possedere i suoi primi processori a 7 nanometri alla fine del 2022 o all’inizio del 2023. A quel punto, secondo gli analisti, AMD potrebbe produrre processori a 3 nanometri.
Meglio ripeterlo. Una corsa verso l’invisibilità che può portare, al contrario, enormi risultati dal punto di vista dei mercati finanziari.
Il fatto che Intel annunci il ritardo nella produzione dei suoi chip a (7nm) non significa solo che stavano impiegando molto più tempo del previsto ma anche che non avrebbero colpito in tempo il mercato.
Quindi l’opportunità di AMD. Non solo per la crescita, ma anche per le quote di mercato.
Advanced Micro Device è un’opportunità per i trader?
Al di là della situazione con Intel, comunque, AMD può essere considerata una realtà in crescita.
Sembra che molti abbiano dimenticato che AMD aveva raddoppiato dai minimi di ottobre ai massimi di febbraio 2020.
Per raddoppiare un’azione, è bene saperlo, ci vuole molta energia. E riacquistare energia necessaria per poi muoversi ancor più verso l’alto, non è cosa da poco. Un’azione deve essere corretta oppure consolidata.
Altro aspetto da non dimenticare: la crescita dopo la pandemia del nuovo coronavirus. Lo sviluppo in questo periodo così particolare vuol dire tanto e significa quasi meritare un premio.. che prima o poi arriverà.
Sono molte le aziende che non hanno dato nessun segnale verso alcun tipo di crescita, mentre molte altre hanno cercato con tutte le loro forze di raggiungere il pareggio rispetto all’anno precedente.
Sarebbe giusto per le aziende che sono state in grado di mantenere o accelerare la crescita durante questo periodo singolare ricevere una valutazione più alta rispetto ai giorni di trading pre-coronavirus.
Ai trader l’ardua sentenza.