Cessione del quinto: quando è possibile richiederla?
Settembre 11, 2020La cessione del quinto rientra tra i prestiti personali al consumo. Il nome deriva dal fatto che il rimborso del finanziamento avviene cedendo una parte della pensione o dello stipendio fino al quinto (20%) dell’importo netto.
La cessione del quinto è un prestito a tasso fisso. Non è finalizzato, quindi, chi ne beneficia, non ha vincoli sul modo in cui impiegare i soldi del prestito. Il rimborso viene effettuato mediante la cessione di una parte di stipendio o pensione e le rate si mantengono costanti. L’importo di queste ultime, di solito, non supera il quinto dell’importo mensile netto dello stipendio o della pensione. In ogni caso, con la sottoscrizione di un contratto di delega del pagamento, si può arrivare anche ai due quinti della propria entrata mensile.
La cessione del quinto è, per certi versi, simile al prestito personale seppure c’è una grossa differenza: la restituzione del finanziamento non viene espletata direttamente dal beneficiario ma è il datore di lavoro che, tecnicamente, provvede al rimborso, “scalato” dalla busta paga. Questo, chiaramente, nel caso di una persona che ancora lavori. Se si tratta di un pensionato, l’istituto previdenziale trattiene il dovuto dalla pensione.
Per avere informazioni dettagliate in merito, è possibile consultare il portale Chescelta.it che ha dedicato una sezione proprio a questa tipologia di prestito, al fine di aiutare gli utenti a comprenderne il funzionamento. Non si fa grande fatica a capire le ragioni dell’attrattiva che la cessione del quinto suscita, sul mercato.
Analizzando i vantaggi di questo tipo di prestito, innanzitutto si può osservare che l’importo di cui beneficiare può essere sostanzioso perché si tiene conto sia della retribuzione che dell’anzianità lavorativa. Inoltre, si tenga presente che la valutazione delle domande non è molto severa, in quanto si tratta di una forma di prestito comunque garantita.
Il rimborso è sostanzialmente automatico, oltre a ciò, ci sono le garanzie. In sostanza, non è un finanziamento molto difficile da ottenere, purché si rispettino i requisiti. Questo vale anche per chi ha esperienze da creditore non del tutto inappuntabili.
Chi può richiedere la cessione del quinto
Il requisito fondamentale per poter accedere a questo tipo di finanziamenti è essere lavoratore dipendente (pubblico o privato) oppure pensionato. Per i dipendenti, occorre essere residenti in Italia, avere dai 18 anni fino ai termini di quiescenza di legge, avere un contratto a tempo indeterminato. Inoltre, bisogna aver maturato un’anzianità di servizio minima, normalmente di alcuni mesi (si raccomanda di verificare le condizioni previste dal contratto della compagnia di assicurazioni coinvolta per la polizza).
Non solo il beneficiario ma anche l’azienda per cui lui o lei lavorano, di solito, deve rispondere ad alcuni requisiti, relativi a fattori come il capitale sociale o il numero di dipendenti. In ogni caso, la possibilità di accedere al finanziamento non è del tutto preclusa a chi ha un lavoro a tempo determinato: basta che il piano di rientro non superi il termine del contratto. Per quanto riguarda i pensionati, oltre, naturalmente, a percepire una pensione, occorre essere residenti in Italia e non avere più di 85 anni quando termina il piano di rimborso.
Rispetto al tema delle garanzie, la cessione del quinto non è una tipologia di finanziamento molto “esigente” (è uno dei suoi vantaggi). La garanzia consiste, in sostanza, nel TFR del dipendente o nella pensione del pensionato. Si tenga presente che bisognerà sottoscrivere necessariamente un’assicurazione rischio vita o rischio impiego (può darsi si andrà a sottoscrivere entrambe). Questa serve a coprire un’eventuale parte di rimborso che il TFR non riesce a garantire. Si ricordi che non si possono chiedere anticipi sul TFR con il finanziamento in corso. Ciò serve a tutelare le garanzie.