Scuola e Quota 100: allarme 45 mila cattedre vuote
Febbraio 22, 2019La scadenza per le domande di pensionamento anticipato riferito ai dipendenti scolastici, a solo una settimana dal suo termine, ha presentato una ricca affluenza di adesioni grazie ai provvedimenti e alle modifiche predisposte dalla Quota 100. Le domande complessive presentate risultano essere già 8.500 inviate presso l’ente dell’Inps, prevedendo una vera e propria fuga dalle cattedre docenti e personale tecnico-amministrativo.
Pensionamento anticipato scolastico con Quota 100
La platea iniziale ordinaria, per il pensionamento anticipato scolastico riferito ai docenti e al personale tecnico-amministrativo, ha già registrato un’affluenza pari a 27 mila presentazioni presso la sede dell’Inps, chiusa lo scorso 12 dicembre sulla base della precedente Legge Fornero, oltre alle quali si sono aggiunte ad una settimana dai termini di scadenza anche ulteriori 8.500 domande tramite Quota 100.
Le istituzioni scolastiche potrebbero così ritrovarsi sotto un’assenza pari a circa 40-45 mila docenti e tecnici in meno rispetto al periodo odierno, sotto la soglia anticipata del pensionamento tramite la platea ufficiale e il sistema introdotto da Quota 100. Le fonti ufficiali del Miur hanno sottolineato la presenza delle domande per il pensionamento professionale perfettamente in linea con le ipotesi di inizio anno valutate dal dicastero.
Nel corso degli ultimi mesi erano stati diffusi dati allarmanti a riguardo dei docenti e dei tecnici-amministrativi idonei ai requisiti anagrafici per la richiesta del pensionamento, attestandosi sotto una soglia come 70 mila insegnanti contro le attuali stime riportate a circa 45 mila docenti in relazione al numero effettivo delle domande presentate all’Inps.
Pensionamento anticipato scolastico: i livelli di retribuzione
Gli stipendi retributivi del settore professionale scolastico si attestano tra i più bassi di tutta l’amministrazione pubblica, sotto la penalizzazione di un calcolo complessivo contributivo compreso tra il 5% e il 21% rispetto all’assegno finale. Sulla base di tale quesito sono state diverse le domande di pensionamento anticipato non pervenute all’Inps, andando a ridurre drasticamente il numero delle cattedre vuote.
Nonostante le diverse rinunce si attestano a circa 40-45 mila le domande per un pensionamento anticipato tramite Quota 100, un dato particolarmente complicato da gestire dal punto di vista amministrativo da parte del Miur, contro una soglia complessiva di domande registrate nel 2018 pari a circa 30 mila pensionamenti.
L’obiettivo del Governo e del Miur punterebbe difatti ad una messa a disposizione di una corsia preferenziale rivolta ai precari di terza fascia, sulla base delle attuali proposte di legge, prevedendo un punteggio fino al 40% del valore complessivo in riferimento alle graduatorie. Dal punto di vista dei servizi svolti presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, lo stesso punteggio salirebbe al 50% attribuibile ai titoli.