Lutto, quali i suoi colori nel mondo
Febbraio 3, 2020Quando si assiste ad un funerale, spesso notiamo che i familiari sono vestiti di nero. Così come generalmente amici, parenti ed anche gli addetti dell’agenzia funebre a Roma o di qualche altra località, come potrebbero essere quelli della Cattolica San Lorenzo ad esempio, tendono invece a vestirsi con abiti scuri. Solitamente quindi, almeno nel mondo occidentale, il lutto viene rappresentato attraverso il nero o comunque colori tendenti allo scuro.
Tuttavia, non è sempre stato così o, per meglio dire, non in tutte le epoche, e tale tonalità di colore è utilizzato, come vedremo, soltanto alle nostre latitudini, mentre in altri luoghi del pianeta ne sono usate altre. Ma, alla fine, quali sono i colori del lutto nel mondo? Partiamo quindi per questo tour molto particolare, alla scoperta delle tonalità utilizzate per rappresentare la perdita di una persona cara nelle diverse epoche e in svariati luoghi.
I colori funebri nell’antichità
Secondo alcuni studi, nella preistoria la tonalità utilizzata per la morte e quindi per il lutto fosse il rosso. In tale periodo, infatti, si tendeva a pitturare le spoglie di un defunto con della terra rossa, forse in quanto colore associato al sangue e ad una qualche trasmissione della sua energia vitale. Medesima tinta era usata anche da Egizi e Romani. In Egitto, infatti, teli rossi coprivano i sarcofagi, mentre a Roma un defunto doveva essere abbigliato con vestiti di questa tonalità.
L’avvento del Cristianesimo
Con la diffusione del Cristianesimo nel mondo occidentale il colore che rappresenta il lutto diviene il nero. Dagli abiti dei familiari fino ai paramenti sacri del sacerdote durante la funzione funebre, tutti indossavano questa tonalità. Nel corso dei secoli, mentre per i familiari tale colore non cambiava, i sacerdoti hanno cominciato ad utilizzare altre tinte. Si pensi ad esempio al viola, indossato soprattutto nel periodo di Quaresima o della Commemorazione dei defunti.
I colori del lutto in altre culture ed aree geografiche
A differenza del mondo occidentale, in Oriente il lutto è rappresentato dal bianco. Tale tonalità è utilizzata in Cina e Giappone, anche se negli ultimi anni comunque si sta diffondendo anche il nero. Un esempio può essere il sacchetto utilizzato per raccogliere le offerte durante le cerimonie funebri, il Kouden, che presenta due nastri o cordoncini, uno bianco e l’altro nero.
Ancora oggi, in Cina, non si devono mai impacchettare regali con della carta bianca oppure utilizzare tale colore per delle feste. Anche nei Paesi di cultura islamica d’altronde questa tinta è associata alla morte e al lutto, in quanto è collegata al colore di un sudario. Una tonalità caduta in disuso nel corso del tempo è il giallo, tinta associata al lutto soprattutto nella cattolica Spagna, intorno ai secoli XV° e XVI°.