La differenza tra RSA e case di riposo e come scegliere
Agosto 10, 2022Le residenze sanitarie si occupano dell’accoglienza di anziani e malati, tuttavia esistono diverse tipologie di strutture che si differenziano tra loro per vari aspetti. Le persone che sono alla ricerca di un centro per l’assistenza di un proprio caro devono innanzitutto conoscere tutte le soluzioni disponibili, per capire quale struttura scegliere in base al servizio offerto e alle esigenze del proprio familiare.
In particolare, spesso si tende a fare confusione tra RSA e case di riposo, due tipi di residenze completamente diverse che si rivolgono a persone con problematiche differenti. Conoscere le caratteristiche specifiche di ogni struttura è fondamentale in alcune circostanze, per assicurarsi che il proprio caro riceva cure e assistenza adeguati alle sue necessità e condizioni fisiche e cliniche.
Allo stesso modo, è fondamentale rivolgersi ad operatori specializzati e in grado di garantire i migliori standard in termini di comfort, qualità del servizio e professionalità. Si tratta di realtà come Orpea Italia, divisione italiano del gruppo francese Orpea, in grado di offrire una rete di strutture d’eccellenza sul territorio italiano che comprende case di riposo, residenze per anziani, RSA, case di cura neuropsichiatriche e cliniche di riabilitazione funzionale.
Cosa sono le RSA e a chi si rivolgono
Tra le strutture per anziani le RSA sono la tipologia più comune e diffusa. La sigla sta per Residenze Sanitarie Assistenziali, ossia dei centri specializzati nell’accoglienza degli anziani non autosufficienti e degli adulti disabili. Le RSA sono strutture rivolte alle persone che hanno bisogno di assistenza a tempo integrale di tipo riabilitativa, infermieristica e medica.
All’interno di una RSA, infatti, è possibile usufruire del presidio medico 24 ore su 24, oltre a beneficiare di un supporto costante per lo svolgimento delle attività essenziali quotidiane, come l’igiene personale o l’alimentazione. L’assistenza fornita da una RSA può essere generica o specialistica, con la possibilità di trovare strutture che mettono a disposizione servizi mirati per il trattamento e la gestione di determinate patologie.
In termini di costi, le RSA possono essere strutture pubbliche o private. Nel primo caso l’accesso è regolato attraverso l’Ufficio comunale dei Servizi Sociali. Nel secondo, invece, la retta è a carico dei familiari dell’ospite o della persone accolta nella RSA per quanto riguarda la quota alberghiera, mentre la quota sanitaria generalmente viene coperta dal Servizio Sanitario Nazionale.
Come funzionano le case di riposo
Le case di riposo sono delle strutture di tipo residenziale rivolte agli anziani autosufficienti, ma che per diverse ragioni non possono abitare presso la propria casa. Nelle case di riposo l’esperienza è orientata alla promozione della socialità, incentivando le relazioni umane tra gli ospiti per un maggiore benessere psicofisico degli anziani, ad esempio tramite l’organizzazione di attività ricreative e ludiche.
Una casa di riposo propone un’assistenza socio-sanitaria continua, tuttavia il medico non è disponibile in ogni momento, ma in genere una volta a settimana. Anche le case di riposo possono essere pubbliche o private: nel primo caso bisogna inserire il nominativo del proprio caro nelle liste del comune di riferimento, nel secondo invece è possibile rivolgendosi direttamente alla struttura per gestire l’accesso di una persona all’interno del centro.
Casa di riposo o RSA: quale scegliere?
Le case di riposo rappresentano la soluzione ideale in caso di anziani autosufficienti che vivono da soli, in quanto all’interno di queste strutture possono interagire con altri coetanei e sviluppare nuovi legami sociali spesso difficili da costruire nella quotidianità. Al contrario, non sono adatte per gli anziani parzialmente o completamente non autosufficienti, né per le persone che richiedono un monitoraggio medico continuo.
Le RSA sono indicate per gli anziani e i disabili non autosufficienti, che possono trovare presso queste residenze servizi socio-sanitari dedicati e altamente professionali, ad esempio quando non è più compatibile la permanenza in casa del proprio caro a causa di patologie debilitanti. Ad ogni modo, è importante coinvolgere sempre il diretto interessato nella scelta della struttura, non imponendo questa decisione ma assicurandosi che si tratti di una scelta condivisa.