Muffa nera: quando diventa pericolosa? Come eliminarla?
Gennaio 9, 2023Osservando le pareti di casa è possibile scorgere la presenza di macchie di muffa. Questa può essere di diversi colori e proprio in base al colore è possibile capire qual è il suo livello di pericolosità. La muffa nera viene inserita nell’elenco delle più pericolose in assoluto. Cerchiamo di capire perché e quando si forma e che rischi comporta, ma soprattutto scopriamo quali sono i metodi che permettono di eliminarla in modo definitivo.
Quanto è pericolosa la muffa nera, dove si forma e come si riconosce
La muffa nera, che fa ancora più paura se viene chiamata con il suo nome inglese black mold o peggio ancora con il suo nome scientifico satchybotrys chartarum, è molto pericolosa perché può dare origine a svariate malattie. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle pareti in cui c’è forte presenza di cellulosa o di suoi derivati (carta, legno o cartongesso) e nei luoghi dove ci sono un’elevata percentuale di umidità ed una scarsa circolazione dell’aria. Non è un caso che i luoghi in cui compare più frequentemente siano i seminterrati, le cantine o gli scantinati. Ma perché viene considerata così pericolosa? Perché è una muffa particolarmente tossica e la continua esposizione alle sue spore può creare problemi anche gravi, soprattutto ai bambini ed alle persone che non hanno un sistema immunitario perfetto.
La comparsa del mal di testa, del mal di gola o di altri sintomi simili a quelli dell’influenza rientrano tra le conseguenze più lievi, ma gli effetti possono essere di diverso tipo (dermatiti, stanchezza cronica, sangue dal naso, depressione) per arrivare anche a quelli più gravi come il collasso respiratorio, la perdita della memoria e l’emorragia polmonare. Appare evidente che non è assolutamente il caso di continuare a convivere con la muffa nera! Bisogna cercare di eliminarla in modo definitivo: per prima cosa è necessario imparare a riconoscerla. La muffa nera si distingue per il suo colore, per le macchie che sono composte da tanti puntini e che crescono seguendo una sorta di schema circolare; inoltre, la muffa nera ha un aspetto polveroso sulle superfici asciutte ed un aspetto viscoso su quelle bagnate.
Come eliminare la muffa
Una volta individuata l’area “contaminata” sarà opportuno isolarla per evitare che le spore possano diffondersi in altre parti della casa. Bisogna aprire le finestre ed attivare le prese d’aria ed acquistare un prodotto apposito: solitamente per queste operazioni vengono impiegati detergenti antimicrobici o biocidi molto potenti, quindi quando vengono usati è necessario indossare un’adeguata protezione (guanti non porosi, occhiali e mascherina).
Ovviamente, se la muffa nera è causata da un’infiltrazione o da un tubo rotto sarà necessario contattare un professionista che riesca a risolvere il problema e a garantire la giusta riparazione e un’adeguata coibentazione. Dopo aver rimosso la muffa sarà importante cercare di mantenere il livello di umidità ad un livello ottimale, ovvero compreso tra il 35% ed il 55%.