Era la patria dei diritti alle donne nell’antichità: che cosa potevano fare le donne in Egitto?
Novembre 13, 2023Quando si pensa alle donne egiziane, la prima che viene in mente è sicuramente Cleopatra, la sua ultima regina, ma non meno famose erano Nefertiti, Nefertari e Hatshepsut. E come dimenticare Iside, divinità più importante del Pantheon Egizio, che ancora oggi è un simbolo femminile. Sembra, inoltre che in Egitto le donne avessero più diritti rispetto ad altre civiltà del mondo antico, ma quali erano?
I diritti delle donne nell’antico Egitto
Che le donne avessero dei diritti nell’antico Egitto, a differenze di altre civiltà, ne esistono delle tracce dal 2970 a.C, con l’avvento al potere della regina Marneith, che divenne la prima sovrana al potere, come reggente dopo il regno del marito, e che condusse il suo paese verso un periodo florido.
Le donne nell’antico Egitto non ricoprivano, poi, solo professioni femminili, come le balie, sacerdotesse o le danzatrici, ma erano anche impiegati nei tribunali e nei templi dove potevano lavorare anche come scribi. Alcune svolgevano anche il ruolo di medico oppure erano a capo di imprese. Potevano anche essere avvocati e gestire da sole le loro proprietà.
Le protagoniste
Per capire che ruolo avessero le donne nell’antico Egitto, basta guardare alcune storie di esse, e non solo le più famose come Cleopatra e Ipazia, quest’ultima ultima filosofa egiziana. Basta guardare una divinità femminile a cui facevano riferimento gli scribi reali, Seshat, le cui sacerdotesse potevano essere scrittrici e scribi, e servivano nobili e governatori.
In politica, diverse donne hanno ricoperto il ruolo Visir, il più alto funzionario al servizio del Faraone. La prima di esse fu Neteb, visir del Faraone Pepi I (morto nel 2280 a.C.), di cui era la suocere e fu protagonista nella vita politica egiziana. La seconda Visir donna che la storia ricordi fu Cleopatra Tea Epifane, moglie di Tolomeo V, e che ricoprì in questo ruolo nel 187 a.C. Sembra anche fu la prima delle “Cleopatra” del paese.
Tra le donne medico, si può ricordare fu Peseshet, vissuta durante la IV e la V dinastia (2600-3000 a.C). Ella fu il medico di corte principale del regno, e di essa si sa che consultava vari documenti medici e sapeva sia preparare farmaci che eseguire degli interventi di chirurgia. Secondo quanto riportato da dei documenti che ci sono pervenuti, riuscì a guarire un cancro all’utero usando una miscela a base di essenza di conchiglie, datteri freschi e foglie di alloro.