San Servolo Venezia: qual è la storia di questa isola? Cosa c’è da vedere?
Luglio 14, 2022San Servolo è una delle isole presenti nella Laguna Veneta, e precisamente nell’area intorno a Venezia. Si tratta di una delle isole più vicine al centro storico, collocata nella confluenza tra il canale del Lazzaretto e quello di San Nicolò.
San Servolo appartiene al comune di Venezia, ed è una piccola isola, conosciuta per essere un antico ospedale militare e ospedale psichiatrico. Oggi, l’isola è un centro di promozione multiculturale, e sede del Collegio Internazionale dell’Università Ca’ Foscari.
San Servolo: quando visitarla e cosa vedere
San Servolo è bella da vedere tutto l’anno. Se stai programmando una gita a Venezia, prevedi di inserire questa isola tra le varie tappe del tour. L’isola, infatti, è aperta per visite private, ed è possibile vedere il Museo del Manicomio, chiuso definitivamente nel 1978. Qui, vi è un percorso culturale che raccoglie i vari reperti appartenuti all’antico ospedale, nonché notizie storiche di come venivano curati i pazienti con malattie psichiatriche. La visita permette di aprire gli occhi su una realtà che fino a non molti anni fa era reputata normalità.
Oltre a questo, è possibile visitare il parco, con un percorso entusiasmante tra gli alberi più antichi della zona. All’interno del Parco si possono trovare Palme delle Canarie, Agavi americane, tigli europei centenari, pini di Aleppo secolari, e l’ulivo pluricentenario insieme agli alberi di ailanto.
Per raggiungere l’isola è possibile prendere la linea 20 del Vaporetto dalla fermata di San Zaccaria.
Storia dell’isola
Le prime notizie certe di San Servolo si hanno nell’819. In quel periodo, l’isola era sede di un importante monastero. Tuttavia, i monaci abbandonarono l’isola con la costruzione dell’abbazia di Sant’Ilario.
Soltanto nel 1109 l’isola tornò al suo originario prestigio, grazie all’arrivo di monache benedettine, che stanziarono in questo luogo fino al XVII secolo.
Nel 1715, dopo la partenza delle monache, l’isola diventò un ospedale militare, e successivamente anche un ospedale psichiatrico.
Dopo l’unificazione del Regno d’Italia, la funzione militare cessò, e l’isola diventò a tutti gli effetti la sede del Manicomio. Qui fu richiusa la Ida Daiser, la prima moglie di Benito Mussolini, madre del primo figlio Benito Albino. All’interno di questo ospedale furono rinchiusi anche diversi pazienti ebrei, che sotto il regime fascista furono prelevati e deportati nei campi di concentramento per essere assassinati.
Nel 1978, in seguito all’approvazione della legge Basaglia 180/1978 contro l’utilizzo degli ospedali psichiatrici per la cura di pazienti malati di mente, fu chiuso definitivamente. Oggi, l’ospedale è diventato un museo e centro di promozione multiculturale.