Parole che terminano con gna: eccone alcune, significato e come usarle
Luglio 7, 2022Se cerchi parole che terminano con “gna”, probabilmente sei alle prese con la settimana enigmistica, oppure con qualche gioco di logica, e non sai come fare. Nessun problema: ecco qualche piccolo suggerimento che potrebbe farti uscire da questo blocco.
Qual è la prima parola che ti viene in mente quando pensi alla desinenza “gna”? Probabilmente parole come “Montagna”, “lasagna”, “cicogna”, o “vigna” e “pigna”. Tuttavia, vi sono tante altre parole che hanno questo termine, di diversa difficoltà e lunghezza.
Vi sono in tutto più di ottanta parole che finiscono con “gna”, e si tratta di nomi, aggettivi, verbi, espressioni comuni, e parole composte.
Queste parole possono essere memorizzate semplicemente categorizzandole per tema, per utilizzo del vocabolo, oppure per numero di lettere di cui sono composte.
Tra le oltre ottanta parole esistenti, la più corta è composta da quattro lettere, mentre la più lunga da tredici.
Parole che termino con gna: ecco le più lunghe
La parola più lunga che termina con gna è “passamontagna”, che vanta ben tredici lettere. A questa si aggiungono soprainsegna e portainsegna con undici lettere ciascuna. Di queste due parole viene accettata anche la grafia con undici lettere “soprinsegna” e “portinsegna”.
Vi sono poi alcune parole da undici lettere come:
- taglialegna,
- pandispagna,
- soprassegna,
- spaccalegna,
Ecco le parole più brevi
Tra le parole più brevi che terminano in “gna”, vi sono: ugna, la variante popolare toscana di Unghia, vigna, pigna, tigna, termine per indicare un’infezione micotica della cute o delle unghie, rogna, legna, gogna, fogna, cagna, e bagna. Tranne ugna, tutte queste parole sono composte da cinque lettere.
Parole che terminano in gna più strane
Vi sono delle parole poco conosciute, ma che comunque necessitano di essere menzionate per la loro importanza. Queste sono per esempio: Vigogna, un mammifero sudamericano che vive nelle Ande, ramogna, una parola utilizzata da Dante per indicare la purificazione, Calogna, un comune italiano in provincia di Novara, e Bragagna, un tipo di rete utilizzato per la pesca di triglie, merluzzi, e dentici.
Tra le parole poco conosciute vi sono anche Capezzagna e Cavedagna: due sinonimi per indicare una strada sterrata che porta a più appezzamenti di terreno coltivabili, e adiacenti tra loro.
Infine, particolare menzione la merita la parola “cuccagna”, utilizzata nell’espressione “albero della cuccagna”, o per indicare un paese favoloso ricco di ogni Ben di Dio. L’albero della Cuccagna, prende il nome proprio da questo concetto, ed era un palo liscio e insaponato sulla cui cima venivano posti ogni tipo di premio. Durante le feste paesane, i candidati dovevano provare ad arrampicarsi e raggiungerli.