Organi maschili del fiore: come si chiamano? Che cosa fanno?
Dicembre 9, 2022Sapevi che anche alcuni fiori, proprio come gli animali, si possono distinguere in maschi e femmine? Hai capito proprio bene, diversi fiori si distinguono in maschi e femmine in base tipo di organo riproduttivo che si presenta in mezzo alla corolla. Quello femminile si chiama Pistillo o gineceo, posto al centro della corolla, e formato a sua volta da un ovario, in cui si trovano gli ovuli con le cellule femminili.
Gli organi maschili del fiore, invece, sono gli Stami, e sono composti da filamenti sottili verdi, anche chiamati antere, dove risiede appunto il polline.
Per la riproduzione della pianta tramite seme, il polline posto sugli stami, deve raggiungere il centro della colonna, dove appunto vi sono i pistilli. In questo modo il fiore potrà dare vita al frutto, e moltiplicarsi a sua volta.
La riproduzione per seme delle piante: l’importanza degli organi maschili del fiore
Il fiore, per poter produrre un frutto, e quindi un seme, deve far incontrare le cellule maschili con quelle femminili. Per poter fare ciò, ogni pianta si è sviluppata in modo diverso.
Piante ermafrodite
Alla base dello sviluppo vi sono piante ermafrodite, le quali sullo stesso fiore, o comunque sulla stessa pianta hanno sia organi maschili sia organi femminili.
Le piante ermafrodite, a loro volta si suddividono in due categorie: piante autosterili e autofertili.
Quelle autofertili sono in grado di autofecondarsi, poiché gli organi maschili e quelli femminili risiedono nello stesso punto, o comunque sono molto ravvicinate. Queste piante non necessitano di impollinazione per potersi riprodurre. Tuttavia, la loro riproduzione non darà vita alla diversificazione genetica.
Le piante autosterili, invece, hanno organi maschili o femminili posizionati in punti diversi del fiore, o comunque sulla stessa pianta vi saranno sia fiori maschi, quindi dotati di stami, sia fiori femmine, quindi dotati di pistilli. Questi fiori necessitano di impollinazione da parte degli insetti, i quali attirati dagli odori e dai colori di questi, si appoggeranno lasciando cadere il polline all’interno dell’ovario. Questo tipo di riproduzione assicura una diversificazione della genetica. L’impollinazione può avvenire anche artificialmente per mano dell’uomo, prelevando il polline da un fiore maschio, e inserendolo con attenzione al centro della corolla dove vi è l’ovario.
Le piante monoiche
Infine, vi sono le piante monoiche, ovvero sono in grado di generare unicamente fiori maschi o fiori femmine. Queste piante, per generare il seme, necessitano di esemplari con organi riproduttivi opposti ai loro.
Anche in questo caso l’impollinazione avviene grazie agli insetti, o artificialmente dall’uomo.