Leone di mare: dove vive? Di che cosa si nutre?
Agosto 19, 2022Alcuni nomi degli animali prendono spunto da altre specie che però non c’entrano molto con le loro caratteristiche, ma per altre cose le ricordano.
Spesso questi nomi sono associati a particolari foche, ad esempio la foca leopardo è chiamata così non solo perché è carnivora ma anche perché ha delle macchie su tutto il corpo, poi c’è anche la foca elefante.
Essa è chiamata così perché sul muso ha una piccola proboscide e la usa sia durante l’accoppiamento che per intimidire un avversario più giovane.
Poi c’è anche un’altra specie di foca che viene chiamata leone marino, non ha la criniera ma a volte ha un atteggiamento molto aggressivo contro gli avversari e ha piccole protuberanze ai lati del viso che sembrano piccole orecchie.
Ecco dove si può trovare questa foca e di cosa si nutre.
Dove vive?
I leoni marini, conosciute anche con il nome di Otarie, si trovano nelle coste californiane, nelle coste delle isole Aleutine (isole che si trovano tra la Russia e l’Alaska), in Alaska e nei mari dell’America meridionale.
Esisteva anche una specie giapponese ma è estinta durante gli anni ‘50; a scopo di studio che di protezione, alcune si possono anche trovare in alcuni zoo protetti.
Alcune delle loro caratteristiche principali è che hanno delle piccole orecchie, e la loro pelle non possiede un sottopelo, la loro pelle è ruvida mentre la pelliccia è molto corta.
Un’altra curiosità che si associa al nome otaria, questa parola deriva dal greco che significa “Orecchia piccola”.
A contatto con l’uomo sono molto curiose e spesso si avvicinano a loro, sono facilmente addestrabili, in caso di pericolo per i subacquei dispersi sono loro che aiutano a ritrovarli.
A seconda della specie le loro dimensioni non superano i 3,50 m, in alcuni casi si fermano anche a 1,80 m.
Di cosa si nutre?
Il leone marino ha una dieta di pesci piccoli come le sardine, crostacei come gamberetti e granchi.
Raramente, e in casi in cui c’è la collaborazione del gruppo durante la caccia, riescono a catturare squali e piccole orche abbandonate dalla madre o che hanno perso l’orientamento e il gruppo di appartenenza.
Dato che vivono e nuotano in acque fredde devono crearsi uno strato di grasso che li aiuta a proteggersi dalle temperature sia fuori che dentro l’acqua, per questo riposano per la maggior parte del tempo sulle coste, per evitare di spendere troppa energia nuotando dopo aver mangiato.
Inoltre, se riescono a trovare animali di piccoli ne devono mangiare in gran quantità al giorno.