Autostrada Torino – Savona: cosa c’è da sapere
Aprile 24, 2022L’autostrada Torino – Savona, anche conosciuta con il nome di autostrada A6, e dal 2001 La Verdemare, collega il settore occidentale del Piemonte, con il ponente ligure.
Questa arteria stradale è in esercizio dal 1960, anche se lo sviluppo a doppia carreggiata, è più recente nei primi anni del ventunesimo secolo. L’autostrada, infatti, è stata per oltre quarant’anni a carreggiata unica, diventando quindi soggetta ad incidenti. Oggi, dopo diversi lavori di ripristino, è una normale autostrada a due carreggiate, con i due sensi di marcia indipendenti nel tratto montano tra le zone di Ceva e Savona.
Storia della A6
Il progetto per l’autostrada A6 fu realizzato negli anni cinquanta dalla Spasis, la Società per azioni sviluppo iniziative industriali, promossa a sua volta dalla FIAT.
La nuova strada doveva collegare Torino con il mare, ed essere controllata da FIAT e altre società minori ed istituzioni torinesi.
L’autostrada fu costruita per tronchi, e il primo tratto vide la luce nel 1960. L’ultimo tratto, quello che collega San Paolo con Torino, fu completato soltanto nel 1972, anche se negli anni successivi l’autostrada fu sottoposta a ulteriori miglioramenti.
Dalla fine del 1972 stesso, infatti, cominciarono i lavori per la seconda carreggiata, in modo da dividere, e in alcuni tratti rendere addirittura indipendenti, i due sensi di marcia.
L’opera fu conclusa definitivamente nel 2001, anno in cui fu ribattezzata come La Verdemare. Prima di allora, infatti, a causa dei numerosi incidenti che la vedevano come protagonista ogni anno, si era guadagnata il nome di Autostrada della Morte. Nel 1971, infatti, ebbero luogo su questa strada più di 91 incidenti mortali a causa della mancanza di uno spartitraffico.
Oggi, l’autostrada è stata finalmente messa in sicurezza, e i due sensi di marcia sono stati separati.
Quanto è lunga l’autostrada Torino – Savona e che tipo di traffico porta
L’Autostrada Torino – Savona si estende per 125km in un senso di marcia, e 130km nell’altro.
Si tratta di uno dei principali collegamenti tra il Piemonte e la Liguria, e più precisamente collega il capoluogo e la provincia di Cuneo con l’area del ponente ligure, quindi funge da collegamento tra l’area delle alpi occidentali e la costa mediterranea.
I suoi principali usi sono di tipo turistico estivo, turistico invernale, e industriale.
Nel primo caso smista il traffico dall’area Nordoccidentale della penisola italiana al ponente ligure e in costa azzurra. In inverno, invece, permette la viabilità di turisti dall’area centro-occidentale della penisola fino agli impianti sciistici sulle alpi occidentali. Infine, ha un significativo scopo per il traffico industriale grazie al collegamento tra Torino e il porto di Savona.