Nessun uomo è un’isola: di cosa tratta questo saggio di Thomas Merton?
Settembre 5, 2021Nessun uomo è un isola fu scritto e pubblicato nel 1955 da Thomas Merton. Si tratta di un saggio che riflette sulla figura dell’uomo nel mondo.
Il titolo deriva da un passo della poesia di John Donne. Quest’ultimo, con questa frase descrive l’importanza di rimanere uniti durante le avversità.
Thomas Merton, invece, utilizza questa frase per indicare che nessun uomo è solo, poiché è parte dell’umanità, e accompagnato dall’amore di Dio che vive in lui e opera attraverso la sua anima, così come fa con ogni essere vivente. Pertanto, l’uomo non è solo parte dell’umanità, ma parte integrante del mondo e di tutte le creature viventi.
Nessun uomo è un’isola: di cosa tratta il saggio
Il saggio Nessun uomo è un’isola aiuta a riflettere sul senso della vita. Pone molte riflessioni su modo di reagire alle cose che ci accadono, e soprattutto sul fatto di sentirsi soli ignorando il bello che ci circonda.
Si tratta di una lettura filosofica, che tratta il tema di Dio in modo laico, piuttosto che religioso.
Nonostante scrive questo saggio dopo dieci anni di ritiro monastico, infatti, Merton rimane un uomo molto spirituale e meditativo. Egli, nonostante la sua fede, preferiva porsi domande e riflettere su ciò che gli succedeva. Rispettava la vita e il mondo, così come tutte le creature che lo popolano.
Il saggio è scritto con un tono umile tipico dello scrittore. La grandezza di Merton viene rappresentata proprio da questa sua qualità, e dal suo desiderio di unità umana: lui credeva fermamente che la contemplazione portava a determinati risultati che dovevano essere condivisi con ogni uomo.
Thomas Merton: uno scrittore tanto grande quanto umile
Thomas Merton è stato uno scrittore e un Monaco americano. È vissuto dal 1915 al 1968.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato più di sessanta opere, tra saggi, prose e poesie. Merton spaziava tra diversi temi, anche se i più ricorrenti erano l’ecumenismo, ovvero quel movimento che ricercava un punto di incontro tra le varie chiese di religioni monoteiste, il dialogo interreligioso, i diritti civili, e la pace.
Molte sue opere furono pubblicate postume, altre, invece, furono editate nuovamente dopo la sua morte. Nessun uomo è un isola viene pubblicato nel 1955, esattamente tredici anni prima della sua morte. Il saggio, poi, fu pubblicato nuovamente con una nuova edizione da Garzanti nel 1995.
Merton è molto apprezzato ancora oggi dal popolo cristiano, tanto che nel 2015 Papa Francesco lo cita in quanto è stato il maggiore promotore di pace tra i popoli e le varie religioni.