Le perdite urinarie negli uomini
Luglio 27, 2021Una prostata di dimensioni superiori alla norma può essere alla base di disturbi della minzione. Tuttavia la ragione principale dell’incontinenza negli uomini deve essere individuata nel cervello, dal momento che il riflesso minzionale viene controllato dal sistema nervoso centrale. Tale riflesso consiste nella capacità di trattenere l’urina nel momento in cui si percepisce lo stimolo alla minzione. Nel cervello sono presenti circuiti molto importanti che possono essere compromessi a causa di un trauma, come per esempio un ictus o una lesione cerebrale: così, si possono verificare lievi perdite involontarie o gocciolamenti.
L’incontinenza maschile
La forma più diffusa di incontinenza fra gli uomini è rappresentata dalla cosiddetta incontinenza da urgenza, che può scaturire da cause diverse: un ictus, come si è detto, può essere uno dei fattori scatenanti, ma anche una generale aterosclerosi può essere alla base del problema, determinando una interruzione dell’afflusso di ossigeno e sangue al cervello. Quando si parla di aterosclerosi si fa riferimento a un indurimento delle arterie (e al loro restringimento) che può essere provocato da uno stile di vita sedentario, a maggior ragione se abbinato a una dieta poco equilibrata o al vizio del fumo. Ecco perché è importante seguire un regime alimentare corretto e praticare esercizio fisico, in modo da ossigenare i tessuti corporei più facilmente.
I pannoloni per uomo di AMioAgio
In caso di incontinenza c’è bisogno di assorbenti che siano il più possibile confortevoli e soprattutto assicurino la massima discrezione. È il caso dei pannoloni per uomo di AMioAgio, che si fanno apprezzare per la loro comodità, frutto di un design anatomico studiato apposta per adeguarsi alle caratteristiche del corpo maschile. Il corpo assorbente a tre strati e un sistema di barriere innovativo garantiscono un asciutto sicuro e, soprattutto, prevengono qualunque rischio di fuoriuscita. La scelta di materiali traspiranti, invece, offre delicatezza e vestibilità. Questi pannoloni fanno parte della linea MoliCare Premium Men e permettono a chi li indossa di continuare a vivere la propria quotidianità senza imbarazzi, come se nulla fosse.
La prostata
La prostata è una ghiandola che si trova fra il pene e la vescica; il suo compito più importante è quello di generare un liquido che, insieme con lo sperma, va a costituire il seme. In un soggetto giovane, la prostata ha un peso di non più di 20 grammi ed è grande più o meno quanto una noce. Con il passare degli anni, poi, la prostata può crescere, al pari di altre parti del corpo. Ci sono soggetti in cui l’aumento delle dimensioni della prostata è contenuto e altri in cui, invece, esso è molto più pronunciato. Ma in alcuni casi la prostata può arrivare a pesare addirittura 500 grammi. In molti casi la crescita delle dimensioni della prostata non desta particolare attenzione, ma altre volte non è così.
Prostata ingrossata: è il caso di preoccuparsi?
Una prostata ingrossata viene definita in termini medici iperplasia prostatica benigna. Si tratta di una condizione che in alcuni casi può essere fonte di dolore o provocare vari sintomi, come per esempio difficoltà nel trattenere l’urina o urina residua. Tali situazioni possono essere alla base di una infezione: lo stesso dicasi quando non si è in grado di svuotare la vescica, se il flusso è lento o se si riscontrano esitazioni. Tali disturbi a dire il vero sono piuttosto frequenti e vengono indicati con la sigla LUTS, acronimo che sta per Lower Urinary Tract Symptoms: in pratica, sintomi delle basse vie urinarie.
Il tumore alla prostata
In tanti commettono lo sbaglio di ritenere i LUTS un sintomo di un tumore alla prostata, ma non è così. I segnali che possono far ipotizzare l’esistenza di un tumore alla prostata sono pochi, ma tra i fattori di rischio ci possono essere le abitudini alimentari e l’anamnesi familiare. La prima tipologia di controllo da effettuare è rappresentata dal test del PSA, che corrisponde a un normale esame del sangue. Il tumore alla prostata quasi sempre cresce poco rapidamente: questo è il motivo per il quale in genere i medici preferiscono optare per un monitoraggio attivo invece che ricorrere a un intervento chirurgico da cui potrebbero scaturire effetti collaterali anche gravi, come per esempio l’incontinenza.
Gli effetti collaterali
Un effetto collaterale momentaneo può essere rappresentato dall’incontinenza da sforzo, che per altro coinvolge più spesso le donne; ma a volte tale effetto collaterale può essere definitivo e dipendere sempre da una prostatectomia, vale a dire un intervento chirurgico effettuato nella zona pelvica. Tale intervento prevede di asportare tutta la prostata, la quale potrebbe compromettere la funzionalità dello sfintere e quindi provocare perdite di urina. A tale inconveniente si può rimediare con farmaci o interventi chirurgici, che in alcuni casi possono essere perfino risolutivi. Ci sono, comunque, anche casi più leggeri per i quali ci si può accontentare degli esercizi per il pavimento pelvico: grazie ad essi si ha l’opportunità di rendere più efficace il controllo della vescica.