Raccomandata atti giudiziari: come riconoscerla, quando si riceve e perchè
Ottobre 11, 2020Uno dei momenti di maggiore stress e ansia per un comune cittadino, è proprio quando nella cassetta della posta si intravede un foglio con su scritto “avviso di giacenza”. Questo accade, nella maggior parte dei casi, quando il postino non trova il destinatario in casa e c’è bisogno di una firma dello stesso ricevente. Tutto sarebbe senza ombra di dubbio più semplice se venissero lasciate tutte le informazioni in cassetta, ma purtroppo in alcuni casi così non può essere.
Ma cosa potrà mai celarsi dietro un avviso di giacenza? Semplicemente di tutto. Ci sono semplici documenti come la tessera elettorale, multe, o ancora, atti giudiziari.
Cos’è una raccomandata da atto giudiziario? Chi è il mittente?
Si tratta di una comunicazione legata ad un movimento giuridico o legislativo che riguarda il destinatario. Può essere una citazione da parte di un privato o un’azienda, o qualcosa di inerente ad una comparsa in aula di tribunale. In questi casi, ricevuta la notifica nella cassetta della posta, noterete che questa è contrassegnata da un codice. Gli atti giudiziari contengono, generalmente, il codice 786 o 787. Il foglio può essere bianco, simile ai classici scontrini da negozio o colorato. Tuttavia, anche se esistono vere e proprie liste di possibilità basate sulle cifre che troverete sull’avviso di giacenza, tutto si riduce a delle congetture. L’unico vero modo per scoprire l’entità di ciò che vi è stato inviato è ritirare il documento presso la sede indicata. L’ente o il privato che intende inviarvi una comunicazione legale si rivolge ad un avvocato o un giudice che si prenderà carico di compilare l’atto e inviarlo tramite uffici postali o aziende di spedizione.
In quali casi si riceve un atto giudiziario?
In questo caso è bene far mente locale e andare a ritroso di mesi nei propri ricordi. C’è stato un disguido con qualcuno o problemi con un’attività? Un incidente stradale? Un’infrazione grave o ai danni di qualcuno? Senza farvi prendere dal panico, cercate di ricordare ciò che è successo in passato e così, farvi un’idea di quale possa essere la motivazione. Se non ricordate nulla di significativo, niente paura. Quasi sicuramente non avrete nulla da temere. Per togliervi ogni dubbio, però, è necessario che ritiriate l’atto giudiziario e ne leggiate ogni aspetto. Inoltre, il ritiro o meno del documento non prevede alcuna esenzione dall’obbligo di adempiere ad un eventuale dovere richiesto legalmente e ufficialmente, come presenziare in tribunale, ad esempio. Occorre quindi essere responsabili e seguire ogni indicazione con tutta la serietà che occorre.