Valori Beta Hcg: quando fare l’esame e perché
Dicembre 5, 2019Tante volte abbiamo sentito parlare di Beta Hcg, per esteso, Beta gonadotropina Umana. Si tratta di un ormone prodotto dal corpo umano in determinate condizioni, di cui la principale è lo stato di gravidanza. La molecola viene misurata attraverso appositi test casalinghi, che ne rilevano la concentrazione all’interno delle urine o attraverso le ben più accurate analisi del sangue.
Valori standard di Beta Hcg
Negli uomini e in donne non gravide ma in età fertile, i valori di Beta Hcg che si sperano di rilevare si aggirano da 0 a 5 mlU/ml. Dopo la menopausa, invece, concentrazioni di 10-14 mlU/ml non destano alcun allarme. Per le donne in gravidanza, invece, l’ormone Beta Hcg è fondamentale: annuncia la dolce attesa ed il suo incremento è indice, nei primi mesi, del corretto procedimento della crescita fetale.
È tramite il controllo di questo valore che è possibile pronosticare lo sviluppo dell’embrione, specialmente quando questo ha dimensioni troppo ridotte per essere osservato a livello strutturale, oltre che la presenza o meno di gemelli.
Test: quando e perché farli
Il motivo più comune è il sospetto di una gravidanza. I valori di Beta Hcg si rendono rilevabili, per i test casalinghi più sensibili, anche dai primissimi giorni di ritardo del ciclo mestruale. Il prelievo di sangue, invece, oltre a poter essere effettuato prima e con un responso più attendibile, fornisce anche informazioni circa le quantità esatte dell’ormone rintracciato nel circolo sanguigno.
Le ragioni per cui viene richiesto questo test, tuttavia, non è solo una possibile gestazione. Valori alterati della molecola, sia in uomini che nelle donne di tutte le età, possono essere indice di formazioni neoplastiche più o meno circoscritte all’area riproduttiva. In questo caso, i valori di Beta Hcg fungono da marker tumorale e in caso di esito positivo, necessitano di ulteriori approfondimenti diagnostici.
Gravidana e Beta Hcg: falsi positivi e falsi negativi
Sebbene negli ultimi anni le tecnologie di rilevazione ormonale siano progredite, fino ad ottenere test dall’elevata sensibilità dei dispositivi, è possibile che il famoso test di gravidanza o le analisi sanguigne diano risultati errati:
Falsi positivi sono attribuibili alle condizioni di cui sopra, riguardanti tumori e patologie ormonali, ma non è sempre così: anche un recente aborto può rendere il test positivo. I falsi negativi, invece, possono essere correlati alle tempistiche: un test effettuato troppo presto è possibile che non riesca a rilevare una gravidanza in corso.
Ulteriore motivazione che porta i livelli dell’ormone ad essere meno alti di quanto ci si aspetti, è la presenza di una gravidanza extrauterina.