Art 146 cds: che cosa succede in caso di violazione della segnaletica stradale
Settembre 18, 2019L’Art 146 cds del nuovo Codice della Strada regola le norme previste in caso di violazione della segnaletica stradale. L’articolo stabilisce una serie di comportamenti che il guidatore deve assumere al fine di non incombere in pesanti sanzioni amministrative. Andiamo ad approfondire insieme tutto quello che occorre sapere sull’Art 146 cds del nuovo Codice della Strada nei prossimi paragrafi.
Norme comportamentali da rispettare
Il guidatore è tenuto al rispetto del Codice della Strada, della sua segnaletica e delle norme comportamentali come nel caso dell’Art 16 cds. L’utente della strada è tenuto a rispettare la segnaletica sia stradale, sia quella imposta dagli agenti del traffico, regolamentata dagli articoli 38 a 43. In caso di violazione di tali obblighi le sanzioni amministrative prevedono il pagamento da 41 euro, fino a 168 euro.
In caso di violazione del semaforo stradale fisso, oppure della segnaletica manuale degli agenti incaricati, le sanzioni amministrative passano da 162 euro, fino ad arrivare ad un massimo di 646 euro, compresa la detrazione sui punti della patente. Nel caso di una doppia violazione della stessa infrazione l’utente della strada è soggetto al pagamento della sanzione secondaria, compresa la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Nuovo Codice della Strada
Il nuovo Codice della Strada, che tutti gli utenti devono rispettare, è stato soggetto di recente ad alcune modifiche sostanziali. Nel diritto il Codice della Strada raggruppa un complesso di norme emanate ai fini della circolazione stradale dei pedoni, degli animali e dei vari veicoli. Sulla base del proprio ordinamento giuridico ogni Stato stabilisce i contenuti del cds, in correlazione con gli accordi internazionali.
Una delle prime norme italiane a sancire la regolazione della velocità e del comportamento dei guidatori di veicoli a trazione animale è stata la legge 20 marzo 1865, n. 2248 (ALL. D). Il regio decreto 2 dicembre 1928 n. 3179, sull’introduzione del sistema di targhe, fu invece introdotto durante il corso del ventennio fascista. Nel secondo dopoguerra, nel 1959, entrò in vigore il Testo Unico sulla circolazione stradale, rimasto attivo in vigore fino al 1992.
Il Testo Unico sulla circolazione stradale fu modificato effettivamente in legge con il n. 214 del 1º agosto 2003, andando ad introdurre la regolamentazione a punti sulla patente ancora in vigore. Il rispetto di tutte le norme presenti nel Codice della Strada si rende obbligatorio ai fini della circolazione stradale, sia per gli utenti della strada a bordo dei vari mezzi, sia per i pedoni.
Ogni infrazione viene severamente punita dalle sanzioni amministrative previste. Il Codice della Strada e tutte le sue recenti modifiche possono essere visionate anche online, grazie ai pdf disponibili.